Dal collages al decollage

 In Tecniche pittoriche - Articoli DE/AR

Il termine “collage”, termine francese che significa “incollare”, indica la tecnica utilizzata per la realizzazione di opere prodotte per mezzo di sovrapposizione di carte, fotografie, oggetti, fatture, passamanerie.

Queste opere o composizioni sono prodotte con l’uso di materiali diversi incollati su un supporto che può essere di vario tipo, ma generalmente di cartone rigido, legno o tela o muro.

Dall’invenzione della carta in Cina, intorno al 2000 AC, sono state applicate tecniche di collage ; il suo utilizzo, tuttavia, rimase molto limitato fino al x secolo quando in Giappone, i calligrafi sono sincronizzati ad incollare le loro poesie su superfici diverse.

In Europa fece il suo ingresso nel XXIII secolo, quando pannelli in foglia d’oro oro sono applicati nelle cattedrali gotiche.

La tecnica del collage riapparve poi agli inizi del Novecento con Braque e Picasso , che lo adottarono con i cosiddetti papiers collés, in cui, oltre alla carta, utilizzarono anche pacchetti di sigarette, scatole di fiammiferi, carte da gioco .Si concretizzò una sorta di ‘polimaterismo’, che condusse ad un collage a 3 dimensioni, chiamato “assemblage”, che pare una vera e propria scultura.

Ampio uso della tecnica ne fecero anche gli artisti surrealisti. Cubomania è un collage fatto tagliando un’immagine in quadrati, poi riassemblati automaticamente in modo casuale;

i collage dadaisti sono fotomontaggi che hanno rivoluzionato il modo di vedere le fotografie, create per distruggere le immagini dando vita a nuove opere d’arte.

L’artista italiano Mimmo Rotella a partire dagli anni ’50 sperimentò una tecnica opposta denominata “décollage” realizzata mediante strappi su poster e materiali pubblicitari. Il collage è molto versatile e si adatta in modo preciso o casuale, che può anche essere completato con interventi pittorici. e comunicare un messaggio per creare un ambiente moderno.

Così nel 1936 Georges Van Haardt inventa sagome misteriose tagliando carta nera. Arabeschi forme antropomorfe contorsioni eleganti, queste figure affascinanti occupano le pagine di quaderni e pareti del suo appartamento. Anche Henry Matisse crea una serie di “Nudi Blu” nella riproduzione del tempo oltre alla “allegra Gerbe”, di recente apparsa sulle pareti di molte case sotto forma di adesivi. Insomma, l’arte del collage, per le diverse possibilità di espressione che può offrire, rimane sempre di grande fascino e dona all’ambiente un aspetto contemporaneo e inaspettato.

                                     Francesca Bruni           pubblicato  aprile 2013 nella rivista di arredamento DE/AR

 

 

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